Al Teatro San Carlo di Napoli dal 6 al 16 luglio 2022 torna Il barbiere di Siviglia: il capolavoro buffo di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dall’omonima pièce di Beaumarchais, sarà proposto nel fortunato allestimento del Lirico partenopeo firmato da Filippo Crivelli per la regia, con le fantasiose scene di Emanuele Luzzati e i colorati costumi di Santuzza Calì. Cinque le recita in cartellone, la ‘prima’ mercoledì 6 luglio 2022 (ore 20), e repliche nei giorni 9, 12,14 e 16 luglio. La produzione, diventata ormai un classico ripreso molte volte con successo in teatri diversi, in questa occasione conta su un importante cast vocale: sul palco del San Carlo saliranno infatti Xabier Anduaga nei panni del Conte di Almaviva, Carlo Lepore in quelli di Don Bartolo, Jessica Pratt in quelli di Rosina. Davide Luciano sarà Figaro mentre Riccardo Fassi interpreterà Don Basilio. Completano il cast Daniela Cappiello (Berta), Clemente Antonio Daliotti (Fiorello), Giuseppe Scarico (Un ufficiale). A dirigere Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo sarà Riccardo Frizza, che torna a Napoli dopo il grande successo riscosso in giugno con Le tre regine, spettacolo in forma di concerto dedicato alla Trilogia Tudor di Gaetano Donizetti. Riccardo Frizza, tra le bacchette più acclamate della sua generazione e attualmente direttore musicale del Festival Donizetti Opera di Bergamo, ha dichiarato: «Tornare all’amato Teatro di San Carlo di Napoli con un titolo come Il barbiere di Siviglia è pura gioia. Dirigere l’opera buffa forse più amata del repertorio è sempre una sfida, la complessità drammaturgica e musicale di questo capolavoro viene quasi “nascosta” dall’immediatezza con la quale il pubblico la percepisce e la gode. Mi confronto da quasi venti anni con questo gioiello rossiniano, scoprendovi ogni volta nuovi spunti, certo che per farne emergere l’abbagliante bellezza bisogna avere un’ottima compagine orchestrale e corale, cantanti/attori in grado di fare acrobazie mai fini a se stesse, un allestimento e una regia che non cedano mai alla tentazione della facile comicità che, quasi sempre, si trasforma in volgarità, quanto di più lontano dall’eleganza siderale del Barbiere. A maggior ragione faccio questa riflessione in quanto qui al San Carlo riprendiamo uno spettacolo storico, nato proprio in questo teatro nel 1998 dalla creatività di Filippo Crivelli, Lele Luzzati e Santuzza Calì, rispettivamente regista, scenografo e costumista. “Noi presentiamo – diceva Crivelli, scomparso nella sua Milano lo scorso febbraio, dopo una vita operosa che molto ha dato alla lirica – un Rossini non grottesco, divertente ma non forsennatamente divertente, dove la commedia non è farsa, dove i recitativi sono trattati e interpretati come prosa, dove gli oggetti e i mobili creati da Luzzati possono provocare situazioni paradossali ma mai inutili”. Faccio mie le sue parole, aggiungendo che quest’idea di Barbiere è perfetta solo se si hanno a disposizione cantanti all’altezza. E qui non potevo desiderare di meglio, puntando sulla bravura vocale e la credibilità teatrale di Xabier Anduaga, Carlo Lepore, Jessica Pratt, Davide Luciano e Riccardo Fassi». * (Foto in alto, credit Marcello Orselli, Jessica Pratt foto Alessandro Moggi, Xabier Anduaga foto ©Elena Cherkashyna)