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Adriana Lecouvreur: a Catania, l’allestimento richiama la Sicilia dei Florio, dirige Fabrizio Maria Carminati
La regia firmata a quattro mani da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi; nel cast spiccano Rebeka Lokar nel ruolo del titolo, Marco Berti, Anastasia Boldyreva, Devid Cecconi

Teatro Massimo Bellini Presenta

“ Stagione lirica e di balletto 2022/23 ”
Adriana Lecouvreur, l’opera più nota e più amata di Francesco Cilea sarà in scena contemporaneamente sui palcoscenici di Catania e Parma in due diverse produzioni.

Al Teatro Massimo Bellini di Catania, sabato 25 marzo 2023 debutta il nuovo allestimento realizzato dall’ente lirico etneo, in cartellone fino al 2 aprile per sette recite. Sul podio salirà il direttore artistico Fabrizio Maria Carminati, alla guida dell’Orchestra e Coro del Massimo catanese, mentre la regia è firmata a quattro mani da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi. Le scene sono di Leila Fteita, i costumi di Nicoletta Ceccolini, le coreografie di Giusi Vittorino.

Sul palco, un cast internazionale: il ruolo di Adriana Lecouvreur sarà interpretato in alternanza dai soprani Rebeka Lokar e Alessandra Di Giorgio, quello di Maurizio, Conte di Sassonia, dai tenori Marco Berti e Angelo Villari; si alternano poi i mezzosoprani Anastasia Boldyreva e Sofija Petrovic nella parte della Principessa di Bouillon, i baritoni Devid Cecconi e Italo Proferisce in quella di Michonnet. Completano il cast Gianfranco Montresor (Principe di Bouillon), Blagoj Nacoski (Abate di Chazeuil), Angelo Nardinocchi (Quinault), Marco Puggioni (Poisson), Tonia Langella (Dangeville), Elena Borin (Jouvenot). Ad istruire il coro è il maestro Luigi Petrozziello.

Ispirata alla figura storica di Adrienne Lecouvreur (1692 – 1730), famosissima attrice francese, tra le più grandi della sua epoca, l’opera in quattro atti di Francesco Cilea è tratta dall’omonima pièce di Eugène Scribe ed Ernest-Wilfrid Legouvé (1849). Composta tra il 1899 e il 1902 su libretto di Arturo Colautti, debuttò con grande successo nel novembre 1902 al Teatro Lirico di Milano sotto la bacchetta di Cleofonte Campanini, avvalendosi di un cast di prim’ordine, dove al fianco della protagonista Angelica Pandolfini spiccava il nome di Enrico Caruso nel ruolo del conte di Sassonia.

Primadonna della Comédie-Française per tredici anni, con 1184 serate all’attivo nella gloriosa istituzione, Adrienne Lecouvreur era una celebrità contesa dai maggiori salotti parigini. Legata a Voltaire, ebbe poi una lunga relazioni con il conte Maurizio di Sassonia. La sua morte precoce, nel marzo del 1730, accese i sospetti che fosse stata avvelenata per gelosia dalla principessa di Bouillon, a sua volta innamorata dell’aitante Maréchal de Saxe.

Cilea ne rimase affascinato: “Fra i tanti lavori che lessi in quel tempo, – scriveva il compositore – mi colpì quello di Scribe e Legouvé. La varietà dell’azione che potevano offrirmi situazioni nuove ed eleganti, la fusione della commedia e del dramma nella cornice dell’ambiente settecentesco (che conoscevo bene), il passionale amore della protagonista toccarono il mio cuore e accesero la mia fantasia».

“Nell’ideare l’allestimento di questa Adriana Lecouvreur insieme alla scenografa Leila Fteita e alla costumista Nicoletta Ceccolini, – spiegano i registi Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi – abbiamo cercato un legame tra Cilea, Catania e il genius loci Vincenzo Bellini. Cilea lo amava e studiava molto, tanto che le sue melodie vengono definite neobelliniane. Da bambino aveva ascoltato il finale di Norma, suonato dalla banda del paese, e questa scossa emotiva lo spronò a frequentare il conservatorio a Napoli. Nel nostro spettacolo la Sicilia viene evocata attraverso i riferimenti estetici dell’ambientazione che abbiamo deciso di trasportare dal Settecento al 1920, nel Liberty e in quello che viene dopo il Liberty di fine Ottocento, ispirandoci alle dimore della famiglia Florio, così importante per questa meravigliosa terra. Ricordiamo che i Florio provenivano dalla Calabria come Cilea. Quindi i fondali dell’ultimo atto riprenderanno il pavimento di una loro dimora, in particolare quello della camera da letto di donna Franca; poi nel terzo atto sarà la volta del salone delle feste di una delle case della dinastia. Il capolavoro di Cilea richiede ai cantanti non solo delle capacità musicali e vocali ma anche interpretative, per conferire all’opera quel tono vitale caratteristico proprio di questa creazione. Sappiamo che Cilea vive nel periodo storico del verismo letterario, ma per l’opera lirica è più corretto parlare di naturalismo per via delle influenze della scuola francese. La regia nasce dall’idea che Adriana è una grande attrice e quindi l’azione si svilupperà su una pedana che ricorda quella di un palcoscenico. L’elemento scenico sarà presente in tutti e quattro gli atti e Adriana alla fine morirà proprio su questo ipotetico palcoscenico”.

Dopo l’esordio trionfale del debutto nel 1902, e numerose rappresentazioni in Italia e all’estero, intorno al 1910 l’opera cadde nel dimenticatoio, per tornare stabilmente in repertorio negli anni Trenta, dopo una serie di modifiche, ed è in questa versione definitiva che l’opera verrà eseguita al Bellini.  
Adriana Lecouvreur: a Catania, l’allestimento richiama la Sicilia dei Florio, dirige Fabrizio Maria Carminati

Altre informazioni di interesse

Il Teatro metterà a disposizione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Catania e Provincia 100 biglietti del settore galleria al prezzo agevolato di 10 euro, per le rappresentazioni del 25, 28, 30 e 31 marzo. Prenotazioni: botteghino@teatromassimobellini.it

Interpreti

Maurizio, Conte di Sassonia Marco Berti, Angelo Villari
La principessa di Bouillon Anastasia Boldyreva, Sofya Petrovic
Adriana Lecouvreur della Comédie Rebeka Lokar, Alessandra Di Giorgio
Michonnet Devid Cecconi, Italo Proferisce
Principe di Bouillon Gianfranco Montresor
L’abate di Chazeuil Blagoj Nacoski
Quinault Angelo Nardinocchi
Poisson Marco Puggioni
Dangeville Tonia Langella
Jouvenot Elena Borin

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Massimo Bellini
Direttore Fabrizio Maria Carminati
Maestro del coro Luigi Petrozziello

Regia Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi
Scene Leila Maria Fteita
Costumi Nicoletta Ceccolini
Coreografia Giusi Vittorino

Nuovo allestimento del Teatro Massimo Bellini

Programma

Adriana Lecouvreur
Musica di Francesco Cilea

Opera in quattro atti su libretto di Arturo Colautti
Da Adrienne Lecouvreur di Eugène Scribe ed Ernest-Wilfrid Legouvé 

Repliche

25 marzo 2023 ore 20.30 “prima”
repliche il 26, 28 (ore 20.30), 29, 30, 31 marzo e 2 aprile (ore 17.30)

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