Fittissimo il carnet di proposte dell’Accademia di Santa Cecilia per la nuova Stagione 2021-22: ventotto concerti sinfonici, diciotto da camera, due eventi speciali – Turandot in forma di concerto con Jonas Kaufman e Sondra Radvanovsky al debutto di ruolo, e un inusitato concerto di Natale in omaggio al centenario di Enrico Caruso, oltre a due importanti tournée europee. Otto gli appuntamenti con il direttore musicale Sir Antonio Pappano, mentre l’inaugurazione sarà eccezionalmente affidata a Jakub Hrůša, fresco di nomina come direttore ospite principale.
Ventitré i direttori che si alterneranno sul podio, tra i nomi più autorevoli del panorama internazionale – da Kirill Petrenko a Sir John Eliot Gardiner, da Daniele Gatti a Myung-Whun Chung e Daniel Harding – ai quali si aggiungono Philippe Herreweghe, Michele Mariotti, Lorenzo Viotti, Jaap van Zweden (direttore musicale della New York Philharmonic) e Maxim Emelyanychev al debutto nella guida dei complessi ceciliani.
Altri debutti importanti nella Stagione sinfonica sono quelli dei pianisti Boris Giltburg e Andreï Korobeinikov, del violoncellista Kian Soltani e della violinista Veronika Eberle, mentre tornano i pianisti Daniil Trifonov, Alexander Lonquich e Paul Lewis e i violinisti Leonidas Kavakos, Lisa Batiashvili, Janine Jansen, Hilary Hahn (assente da vent’anni) e Salvatore Accardo.
Tra le voci, da menzionare nomi noti come Rachel Willis Sørensen, Wiebke Lehmkuhl, Raffaele Pe, Eleonora Buratto, Teresa Iervolino, Lawrence Brownlee, Carlo Lepore, Michael Spyres, Michele Pertusi, Saimir Pirgu. In occasione del centenario dalla scomparsa di Enrico Caruso, Javier Camarena omaggerà il grande tenore nel Concerto di Natale diretto da Riccardo Frizza.
Apertura della Stagione Sinfonica il 7 ottobre con il Concerto d’inaugurazione diretto da Jakub Hrůša, in programma – non casualmente – la Sinfonia n. 2 di Mahler “Resurrezione”, solisti Rachel Willis-Sørensen e Wiebke Lehmkuhl. Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Radio Tre e Rai5.
Il direttore musicale Antonio Pappano salirà sul podio il 25 novembre per il primo degli otto appuntamenti da lui diretti, eseguendo la Sinfonia n. 1 di Sibelius e il Concerto per pianoforte n. 1 di Brahms con il fuoriclasse Daniil Trifonov. Gli altri programmi che il direttore proporrà nel corso della stagione sono vari e diversificati: autori del grande repertorio come Brahms, Strauss, Bruckner, Sibelius, due concerti “italiani”, l’uno tutto dedicato a Rossini con una rarità come la Messa di Gloria (gennaio), l’altro a pagine di De Sabata, Ponchielli e la Messa di Gloria di Puccini (aprile), e a contrasto, una serata “Britsh” consacrata al ‘900 con musiche di Vaughan Williams, Britten, Elgar con il violino di Janine Jansen (marzo). Come sempre non manca l’attenzione agli autori meno conosciuti e al contemporaneo, con Schnittke, Adès e un nuovo lavoro di Claudio Ambrosini appositamente commissionato, Dosàna nóva, in prima esecuzione assoluta.
Di sicuro rilievo la presentazione in forma di concerto del capolavoro di Puccini, Turandot, con/che segna il debutto di Jonas Kaufmann e Sondra Radvanovsky nei ruoli dei protagonisti. Ne sarà tratta un’edizione discografica per Warner Classics.
Tra gli altri appuntamenti, da segnalare in particolare il ritorno per il terzo anno consecutivo di Kirill Petrenko, direttore principale dei Berliner Philharmoniker, con Mendelssohn, Brahms e Debussy, la presenza di Sir John Eliot Gardiner con La Creazione di Haydn nella versione italiana del 1825 su libretto di Giuseppe Carpani, Manfred Honeck con la sua toccante elaborazione del Requiem di Mozart.
Stanislav Kochanovsky e Juraj Valčuha saranno i protagonisti dei due appuntamenti “Fiabe in musica”, il primo in dicembre, dedicato a Čajkovskij con La fanciulla di neve, musica di scena per la commedia di Ostrovskij con la voce recitante di Milena Vukotic, il secondo in gennaio, comprendente brani di Ravel, Stravinskij, Prokofiev ispirati alle fiabe di Andersen e Perrault.
Oltre a Milena Vukotic saranno presenti nella stagione sinfonica anche gli attori Valter Malosti e Valerio Aprea, il primo interpretando lo shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate nel concerto dedicato alle musiche di scena composte da Mendelssohn, con Philippe Herrewege sul podio, e il secondo che leggerà i sonetti in accompagnamento alle Quattro Stagioni di Vivaldi, in questa occasione dirette ed eseguite da Gil Shaham.
Da sottolineare la fitta presenza – non solo nei già citati programmi del direttore musicale Antonio Pappano – di composizioni moderne e contemporanee, ad esempio The Chairman Dances di John Adams, tra le figure più autorevoli del panorama contemporaneo e recentemente nominato Accademico Onorario di Santa Cecilia (ottobre), Ciel d’hiver della compositrice finlandese Kaja Saariaho, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2021 (aprile), Fratres di Arvo Pärt (maggio).
La prevista Buddha Passion di Tan Dun, già rinviata, slitta ancora una volta sempre a causa della pandemia, ma verrà presentato in prima romana il film ambientalista Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio (1982) con la musica di Philip Glass eseguita dal vivo dall’Orchestra e Coro di Santa Cecilia e dal Philip Glass ensemble. Composta esclusivamente di immagini e musica, la pellicola ebbe grandissimo successo seguito da tournèe e proiezioni dal vivo in tutto il mondo.
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La Stagione di Musica da camera offre una straordinaria rassegna dei maggiori pianisti della scena Internazionale: inaugura Ivo Pogorelich il 18 ottobre con un programma interamente chopiniano, seguono Seong-Jin Cho, Jean-Yves Thibaudet (integrale dei Préludes di Debussy), Arcadi Volodos, Lang Lang, Angela Hewitt, Maurizio Pollini, Daniil Trifonov in duo con Sergei Babayan (dedicano Il loro concerto a Rachmaninov), Nikolai Lugansky e Grigory Sokolov che chiuderà in aprile la Stagione.
Altri appuntamenti da segnalare, il concerto del duo formato dai violoncellisti italiani più noti, Mario Brunello e Giovanni Sollima, quello con Simone Rubino, solo sul palco, ovunque circondato da strumenti a percussione, e la serata con Salvatore Accardo accompagnato da Laura Gorna e dal suo ensemble.
Alcuni altri concerti sono monografici, dedicati a Vivaldi con Juditha triumphans diretta da Federico Maria Sardelli, a Poulenc con brani dal duo al sestetto affidati alle prime parti dell’orchestra, a Monteverdi con canzoni, arie e mottetti nell’interpretazione del controtenore Raffaele Pe e La Lira d’Orfeo.
Ancora, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e Romaeuropa Festival tornano il 21 novembre in sala Santa Cecilia dopo ben 17 anni, i Berliner Philharmoniker con Kirill Petrenko, unica tappa italiana della stagione.
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Il cartellone è completato dalle Conferenze della domenica ‘Dentro la musica’ e dalla programmazione del settore Education Tutti a Santa Cecilia!
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Una ripartenza in grande stile è prevista anche per le tournée: Antonio Pappano guiderà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in due trasferte internazionali che faranno tappa nelle più prestigiose sale da concerto europee: al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Monaco, alla Elbphilharmonie di Amburgo, Tonhalle di Düsseldorf, Alte Oper di Francoforte, Auditorio Nacional di Madrid, Palau de la Musica di Barcellona, alla Philharmonie di Parigi e al Barbican di Londra.
L’Orchestra si esibirà inoltre a Mosca con la direzione di Daniele Gatti. Nell’immagine in alto. Sir Antonio Pappano, direttore musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (© Musacchio & Ianniello)