Inaugura il 14 gennaio (ore 20) con un concerto da non mancare, la Stagione Musica 2022 “Cibo per l’Anima” del Teatro Ponchielli di Cremona. Protagonista dell’appuntamento, la Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniele Gatti, con un programma interamente dedicato a Robert Schumann. La Mahler Chamber Orchestra, fondata nel 1997 sotto gli auspici di Claudio Abbado, è formata da 45 musicisti provenienti da venti diversi paesi, che si riuniscono in occasione di specifiche tournée in Europa e nel resto del mondo. Nel corso dei suoi ventiquattro anni di attività, la Mahler Chamber Orchestra si è esibita in più di quaranta diversi paesi nei cinque continenti, affermandosi come uno degli ensemble artisticamente più interessanti e di maggior successo del panorama musicale internazionale. Daniele Gatti, una delle bacchette italiane più autorevoli e di maggior prestigio internazionale, è stato recentemente nominato Direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino, è Direttore musicale dell’Orchestra Mozart e Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra. È stato direttore musicale dell’Opera di Roma, e ha ricoperto incarichi presso orchestre come quella del Concertgebouw di Amsterdam, dell’Accademia di Santa Cecilia, presso la Royal Philharmonic Orchestra e la Royal Opera House di Londra. I Berliner e i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la Symphonieorchestrer des Bayerisches Rundfunk e la Filarmonica della Scala sono alcune delle istituzioni sinfoniche che dirige regolarmente. La Mahler Chamber Orchestra e il M° Gatti si esibiranno sul palcoscenico del Teatro Ponchielli proponendo un interessante e coinvolgente viaggio nel mondo schumanniano, con l’esecuzione della prima e dell’ultima sinfonia del compositore tedesco. La Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore “La Primavera” op. 38 segna l’esordio di Schumann nella scrittura sinfonica, il più illustre tra i generi musicali dell’epoca. Il lavoro testimonia l’entusiasmo con cui il trentunenne Schumann affrontò per la prima volta questa forma musicale che lo avrebbe poi occupato per un decennio, fino al 1851, con la composizione delle sue quattro Sinfonie. La Sinfonia “Primavera” nacque in un periodo di particolare fertilità compositiva, poco dopo l’agognato matrimonio con Clara Wieck (settembre 1840), tanto che Schumann l’approntò in quattro giorni, concludendone la strumentazione nelle tre settimane successive, tra il gennaio e il febbraio del 1841. L’ispirazione iniziale derivò probabilmente da un’ode alla primavera di Adolf Böttger (Lipsia 1815 – 1870), il “poeta dimenticato del Romanticismo”, tanto che il compositore aveva dato dei titoli descrittivi ai singoli movimenti, poi cancellati per la pubblicazione. La prima esecuzione della Sinfonia n. 1 avvenne al Gewandhaus di Lipsia il 31 marzo dello stesso 1841, sotto la direzione di Felix Mendelssohn. La Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore “Renana” op. 97, risale al 1850, e venne composta nell’arco di circa un mese, tra il 7 novembre e il 9 dicembre. Si tratta dell’ultima sinfonia di Schumann, poiché la quarta, pur se rivista nell’orchestrazione nel 1851, era stata scritta già nel 1841. La composizione prende il nome ‘Renana’ dall’amata regione in cui il compositore si era trasferito insieme alla famiglia poco prima. Da Dresda nel settembre 1850 Schumann arrivò infatti a Düsseldorf, dove gli era stata offerta la prestigiosa carica di direttore musicale municipale. La città renana lo accolse calorosamente sin dalle sue prime apparizioni alla guida dell’orchestra, e la prima esecuzione della terza Sinfonia ebbe luogo sotto la sua direzione nel Teatro Nuovo il 6 febbraio del 1851. Ebbe esiti trionfali, ripetuti poco dopo a Colonia e successivamente a Rotterdam (1 dicembre 1853), durante la tournée olandese intrapresa da Schumann con la moglie Clara, e a tutt’oggi la “Renana” è forse la più amata delle sue quattro Sinfonie. * (Nelle immagini, il Maestro Daniele Gatti foto ©Anne Dokter e in basso la Mahler Chamber Orchestra, foto ©Geoffroy Schied)