Taglia il traguardo della 60a edizione il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, che avrà luogo nelle due città lombarde – quest’anno congiuntamente Capitale italiana della Cultura – con un fitto calendario di eventi distribuiti nell’arco di due mesi, dal 22 aprile al 20 giugno 2023. Tra i nomi in primo piano spiccano i ritorni di Fazil Say, Katia e Marielle Labèque, Louis Lortie, Mikhail Pletnev, Grigory Sokolov, oltre a Riccardo Chailly con la Filarmonica della Scala per due concerti speciali. Con Novecento Suite il Festival ha per la prima volta articolato la sua programmazione nell’arco di un biennio, dedicato alla (ri)scoperta delle musiche del secolo scorso: se nel 2022 il viaggio si era fermato al 1939, nel 2023 il cammino prosegue lungo il resto del secolo per arrivare fino alla contemporaneità. Il 60° Festival Pianistico di Brescia e Bergamo “Novecento Suite vol. 2” punta i riflettori sull’Anti Avanguardia, “intesa come la ricerca di quegli autori – spiega la nota di presentazione – che nel XX secolo hanno saputo parlare un linguaggio contemporaneo, spesso ostracizzati dalla critica militante, ma di cui il tempo (e soprattutto il pubblico) ha decretato il successo.” È dunque una musica al passo dei tempi, ma capace di aprirsi all’ascolto senza necessitare di sovrastrutture, quella che il Festival si appresta ad esplorare: e lo farà con un percorso né strettamente cronologico né monografico, ma basato su un repertorio attentamente selezionato di oltre 30 compositori. Per citare alcuni dei nomi che il pubblico potrà incontrare al 60°Festival: la Russia dei conclamati Rachmaninov, Šostakovič, Prokof’ev, ma anche quella di Schnittke e Kapustin; certamente l’America di Bernstein, ma anche di Adams e Rzewski; non mancheranno le contaminazioni con il mondo del cinema o le incursioni oltre la Manica con i grandi autori contemporanei, da Nyman fino al rock progressivo di Emerson, Lake & Palmer; spazio infine anche ai compositori italiani più noti dell’ultima generazione Silvia Colasanti, Carlo Boccadoro e Nicola Campogrande. Chailly e la Filarmonica della Scala per Capitale della Cultura
Due Concerti speciali dedicati alla Capitale della Cultura si aggiungono alle inaugurazioni, portando nei teatri delle due città – il Teatro Grande di Brescia (22 aprile) e il Teatro Donizetti di Bergamo (4 maggio) – la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly (presente al Festival l’ultima volta nel 2019 in occasione del concerto straordinario per la Canonizzazione di Paolo VI). Solista sarà il giovane pianista giapponese Mao Fujita, vincitore della medaglia d’argento al Concorso Čajkovskij di Mosca 2019, per la prima volta ospite del Festival. Distinti i programmi delle due città: a Brescia il Terzo Concerto di Rachmaninov e la celebre ‘Patetica’ di Čajkovskij; a Bergamo accanto al Terzo Concerto di Rachmaninov, Chant funébre di Stravinskij e la Sinfonia n.7 di Prokof’ev. I concerti avranno una finalità benefica: acquistando il biglietto si contribuirà alle iniziative di Banco dell’Energia, che sostiene persone e famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale. Grandi ritorni e debutti internazionali Come sempre saranno due i concerti inaugurali, e si svolgeranno il 28 aprile al Teatro Donizetti di Bergamo e il 29 aprile al Teatro Grande di Brescia, con la Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio con solista Mikhail Pletnev, ospite frequente del Festival. Tema dell’inaugurazione è la rinascita, intesa sia in senso individuale che come quella di un popolo: in programma il Concerto per pianoforte e orchestra n.2 e Vocalise di Rachmaninov e la Sinfonia n.9 di Šostakovič. Risaltano nel cartellone del 60° Festival Brescia Bergamo i ritorni di grandi artisti internazionali, da Fazil Say, amatissimo, alle sorelle Labèque e a Louis Lortie. Ospite l’ultima volta nel 2008, Fazil Say torna al Festival per un’unica data, il 25 maggio al Donizetti di Bergamo, con la prima parte del programma dedicata a Schubert e Ravel, e la seconda incentrata sulle proprie composizioni. Doppio appuntamento per Katia e Marielle Labèque, a Brescia il 18 maggio e a Bergamo l’1 giugno con un programma che spazia da Debussy a Bernstein. Louis Lortie, assai noto al pubblico del Festival, tornerà il 23 maggio al Donizetti e il giorno successivo al Teatro Grande. Ospite per l’ultima volta nel 2012, il pianista franco-canadese Lortie porterà al Festival un programma composto da due dei massimi esponenti della musica ungherese, Liszt e Ligeti. Stelle in ascesa nel panorama internazionale Debuttano poi al Festival 2023, oltre al già citato Mao Fujita, Dmitry Ishkhanov e Eva Gevorgyan. Ishkhanov, 17enne maltese, è stato il più giovane finalista nella storia dell’Eurovision, mentre Gevorgyan nel 2021 si è qualificata a soli 17 anni fra i 12 finalisti del 18° Concorso Chopin di Varsavia, ottenendo anche un premio speciale. Nella programmazione legata alle orchestre, il cartellone di quest’anno dedica ampio spazio agli autori contemporanei, tra i quali il maltese Alexey Shor. A Brescia il 5 maggio e il 6 a Bergamo, debuttano al Festival i Kiev Virtuosi guidati dal violoncellista Dmitry Yablonsky con solista Boris Petrushansky. In programma Love Song per pianoforte, archi e percussioni di Silvia Colasanti, il Concerto per pianoforte e orchestra n.12 K414 di Mozart e il Concerto per violoncello di Alexey Shor. Al Teatro Grande sabato 13 maggio e il giorno successivo al Teatro Donizetti, la Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio con solista Federico Colli proporrà From My Bookshelf per pianoforte e orchestra, ancora di Alexey Shor, nella versione da concerto di M. Pletnev, e il Concerto per pianoforte e orchestra n.2 di Šostakovič. Ritorna al Grande e al Donizetti anche Grigory Sokolov (15 maggio Brescia – 19 maggio Bergamo) con musiche di Purcell e Mozart. Lunedì 22 maggio all’Auditorium San Barnaba di Brescia e il 27 al Teatro Donizetti, il recital di Giuseppe Albanese con colonne sonore di Rota, Nyman, Morricone, Williams e autori contemporanei quali Campogrande, Casale e Boccadoro. Il cartellone bresciano si chiude martedì 30 maggio al Teatro Grande con il recital di Emanuele Arciuli, che eseguirà le 36 variazioni su ‘El pueblo unido jamàs será vencido’ di Frederic Rzewski, ritenute dalla critica le variazioni per pianoforte più importanti del XX secolo. Chiude il cartellone bergamasco il 7 giugno Giuseppe Andaloro con un programma che parte da Frescobaldi e si conclude con i Queen.
Altre informazioni di interesse
Le Rassegne collaterali Fitto come di consueto anche il calendario delle rassegne collaterali, in programma sia a Brescia che a Bergamo.
Brescia Tra gli appuntamenti collaterali a Brescia, il
2 maggio presso il 6th Floor Recording Studio il concerto è dedicato a
3 prime esecuzioni dei compositori contemporanei
Juan Baladàn Gadea,
Barbara Rettagliati e
Marco Nodari, protagonisti due talenti bresciani: il pianista
Josef Mossali e il clarinettista
Daniel Roscia. Si poi rinnova il tradizionale appuntamento del
28 maggio per il
Concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia nella Chiesa di San Francesco con la Filarmonica del Festival diretta dal primo violino
Alberto Martini e con solista al violoncello
Ettore Pagano, che ha debuttato con l’orchestra in occasione di
The Armed Man – A Mass for Peace lo scorso novembre. In programma la
prima esecuzione di
Concerto d’estate di
Mauro Zuccante, insieme all’
Agnus Dei di
Penderecki, al
Concerto per violoncello n.1 e alla
Sinfonia n.49 ‘La Passione’ di
Haydn. (ingresso libero) Confermata a Brescia la rassegna estiva dei
Concerti nel Chiostro nel Museo Diocesano con 5 pianisti
dal 5 al 16 giugno. In programma lunedì
5 giugno Giuseppe Andaloro con musiche
da Frescobaldi ai Queen;
mercoledì 7 i
Solisti della Camerata Ducale con il violinista
Guido Rimonda in ‘
SMILE – Uno Stradivari al cinema’. Il
12 giugno torna al Festival
Emanuele Arciuli con le 36 variazioni su ‘
El pueblo unido jamàs será vencido’ di
Rzewski; il
14 Ilia Kim con un programma dedicato a
Beethoven, Prokof’ev, Glass e
Liszt/Wagner. Chiude la rassegna venerdì
16 giugno Josef Mossali con musiche di
Schumann, Glass, Ligeti, Ginastera e
Kapustin. Infine due gli appuntamenti con i
Concerti dei giovani talenti del Conservatorio Marenzio per martedì 16 e sabato 20 maggio in Salone da Cemmo alle ore 20.
Bergamo Esaurito il cartellone principale al Teatro Donizetti, appuntamento l’
8 giugno nell’ex Chiesa di Sant’Agostino con i
Solisti della Camerata Ducale e il violinista
Guido Rimonda in ‘
SMILE – Uno Stradivari al cinema’, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo. Debutta anche
una nuova rassegna off, realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cav. Lav. Carlo Pesenti, che si terrà all’interno del nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea Gres Art. Ancora da definire le date dei concerti, che coinvolgeranno
Emanuele Arciuli, che proporrà le 36 variazioni su ‘
El pueblo unido jamàs será vencido’ di
Rzewski; Eva Gevorgyan, al suo debutto al Festival, con musiche di
Gubaidulina, Takemistsu, Ginastera e
Prokof’ev; e
Orazio Sciortino che si esibirà in musiche di
Schumann, Sciortino, Ligeti, Bartók, Eötvös, Adès e
Liszt. Non mancheranno i concerti in provincia di Bergamo di
Festival e Dintorni nei Comuni di
Mozzo, Vertova, San Pellegrino Terme, Nembro e
Gorle.