Concertisti Classica

La Musica Classica in Italia

55° Festival delle Nazioni – Città di Castello
La Spagna protagonista del Festival 2022, tra gli ospiti il Cuarteto Casals, l’Orchestra da camera Andrés Segovia, il Barcelona Flamenco Ballet, l’Ensemble Elyma di Gabriel Garrido
Il 55° Festival delle Nazioni omaggia la Spagna, protagonista del cartellone 2022.

Si svolgerà dal 6 luglio al 3 settembre 2022 lo storico festival umbro, che offre una ricca programmazione di concerti ed eventi a Città di Castello e negli incantevoli borghi dell’Alta Valle del Tevere (San Sepolcro, San Giustino, Umbertide, Monte Santa Maria Tiberina, Montone).

È un cartellone di ampio respiro quello del 55° Festival delle Nazioni, che mette in luce le diverse sfaccettature della ricchissima cultura musicale spagnola,. Cultura, ancora più che altrove, ricca di contaminazioni, fatta di forme sonore in cui si innestano tradizioni diverse, nata da scambi e influenze reciproche con altri paesi sia vicini – Francia, Italia, Marocco – che lontani, come l’America centro-meridionale.

Ha efficacemente sottolineato il Direttore artistico Aldo Sisillo: “Una delle linee che il Festival delle Nazioni ha seguito in questi ultimi anni è stata quella di far luce sugli intrecci fra le diverse culture musicali che caratterizzano il patrimonio dei Paesi ospiti. La Spagna, nazione storicamente al centro di uno degli imperi più vasti, con la sua complessa storia ci offre l’occasione di riflettere sui rapporti tra culture diverse e sulla convivenza e l’integrazione sociale e culturale tra cittadini di diversa provenienza. Questo perché è una nazione con un importante passato coloniale, ma anche perché ha vissuto sul suo stesso territorio un lungo periodo di dominazione straniera, assai fecondo per le arti, le scienze e la cultura”.

Flamenco, zarzuela e tango trovano spazio accanto ai grandi compositori classici spagnoli come Isaac Albéniz, Francisco Tárrega, Joaquin Turina, Manuel de Falla ma anche un meno noto Garcìa Lorca  compositore, e diversi sono i progetti dedicati agli  intrecci della cultura spagnola con quella di altri Paesi, come la pratica musicale dei Gesuiti nelle missioni del Sudamerica, il tango argentino, le musiche dei paesi del Mediterraneo.

Tra gli ospiti del Festival, spiccano il celebre Cuarteto Casals e l’Orchestra da camera Andrés Segovia, il Barcelona Flamenco Ballet, l’Ensemble Elyma di Gabriel Garrido, e ancora Jamal Ouassini e la sua Tangeri Café Orchestra, la carismatica violinista cubana Yilian Cañizares, la Tango Spleen Orquesta. Tra gli artisti italiani che omaggeranno la Spagna, il giovane pianista Axel Trolese, Mauro Bigonzetti con la nuova coreografia di Carmen, l’Orchestra della Toscana, ormai presenza fissa alla quale è affidato il concerto di chiusura del festival.

La parte principale del cartellone si concentra nelle dodici giornate dal 23 agosto al 3 settembre, ma due eventi open air di grande richiamo sono in programma in luglio: un’incursione nel pop con il concerto di Noemi, una delle cantanti più apprezzate dal pubblico dei giovani, il 6 luglio nella Piazza delle Tabacchine a Città di Castello, mentre l’8 luglio nello stesso luogo sarà protagonista il flamenco tra tradizione e contemporaneità del Barcelona Flamenco Ballet, in scena per la prima italiana di Luxurîa con le coreografie di David Gutiérrez.

Il fulcro del cartellone prenderà il via il  23 agosto (ore 21) sempre a Città di Castello, nella chiesa di San Domenico che ospiterà la maggior parte dei concerti classici: suonerà la prestigiosa Orquesta de Cámara Andrés Segovia, diretta da Víctor Ambroa, anche  primo violino, con José María Gallardo del Rey alla chitarra solista. In programma alcuni tra i maggiori compositori classici iberici come Joaquin Turina, Isaac Albéniz e Francisco Tárrega, ma anche una rarità come la Suite per chitarra e archi di Federico García Lorca, pochissimo conosciuto nella veste di musicista.

Il 24 agosto il giovane Axel Trolese, classe 1997, tra i pianisti italiani più interessanti della sua generazione, eseguirà brani di Albéniz, Turina, de Falla e Federico Mompou, compositore meno noto ma assolutamente da scoprire. (Città di Castello, Teatro degli Illuminati, ore 21)

Il 25 agosto l’Ensemble Elyma diretto da Gabriel Garrido – massimo esperto e interprete del barocco musicale dell’America Latina – proporrà La ópera jesuítica en las misiones, concerto che indaga un aspetto affascinante della storia della musica, vale a dire l’uso che i padri gesuiti fecero della pratica musicale in Venezuela, in Perù, in Colombia e nella regione del Guaranì, dove fondarono numerose reduciones  caratterizzate da un’organizzazione sociale ‘collettivista’, in cui la musica aveva un ruolo fondamentale anche nella vita quotidiana. Gabriel Garrido, con l’Ensemble Elyma, si è intensamente dedicato al recupero e all’esecuzione delle musiche degli autori che operarono in quei territori e ne offrirà alcuni esempi: si ascolteranno brani di Domenico Zipoli, gesuita italiano che nel 1717 si recò come missionario in Argentina, dove morì nel 1726, e di altri autori anonimi dell’Ordine di San Ignacio. (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, ore 21).

Nello stesso giorno al Teatro degli Illuminati (ore 18) è in programma la prova aperta al pubblico dei finalisti del 5. Concorso nazionale “Alberto Burri”, dedicato ai gruppi giovanili di musica da camera.

Il 26 agosto il Festival delle Nazioni si sposta a Sansepolcro, dove sarà rappresentata in prima assoluta la nuova pièce di teatro musicale Il mio bacio era un melograno, dedicata a Federico García Lorca con le musiche di Stefano Garau. Lo spettacolo, coprodotto dal Festival e dall’Associazione Laboratori Permanenti di Sansepolcro, andrà in scena al Chiostro di Santa Chiara alle ore 21.

Il 27 agosto nel borgo di  San Giustino (Cortile del Castello Bufalini, ore 21), un appuntamento da non mancare per conoscere da vicino la zarzuela, forma musicale tipicamente spagnola simile all’operetta in cui si alternano scene parlate, cantate, cori e balli concertati. Nata all’inizio del Seicento e rivitalizzata nella seconda metà dell’Ottocento, la zarzuela, che ha tra i suoi massimi estimatori Placido Domingo, è pochissimo conosciuta in Italia. Per il Festival delle Nazioni saranno due giovani cantanti spagnoli a proporre una piccola antologia della zarzuela, il soprano Aída Gimeno e il tenore Mario Corberan, accompagnati al pianoforte da Jorge Giménez.

Al giovane pubblico e al coinvolgimento attivo degli studenti è dedicato l’appuntamento successivo, il 28 agosto al Teatro degli Illuminati di Città di Castello (ore 18 e 21): in scena la nuova produzione Loba Branca, opera in forma semiscenica ispirata ad un racconto tradizionale galiziano, commissionata al compositore spagnolo Brais González. Accanto ad un gruppo di musicisti professionisti diretti da Mario Cecchetti, parteciperanno diverse formazioni corali scolastiche.

Spazio ai giovani interpreti anche il 29 agosto, con il concerto pomeridiano al Museo Santa Croce di Umbertide (ore 18): il Tulip Duo, violino e pianoforte, vincitore del Concorso “Alberto Burri” 2021, eseguirà brani di Albéniz, Granados, de Falla, Moszkowski, Poulenc.

Sempre il 29 agosto, in serale a Città di Castello (Teatro degli Illuminati, ore 21), uno degli eventi più attesi del Festival, la prima esecuzione italiana di Memorias,  un progetto ideato e diretto dal violinista tangerino Jamal Ouassini con la sua Tangeri Café Orchestra, che vedrà la partecipazione di artisti provenienti da Spagna, Marocco, Grecia, Libano e Italia: un inno al Mediterraneo e alla sua ricchezza culturale e musicale, tra canti sefarditi, melodie arabo andaluse e ritmi del flamenco.

Il 30 agosto torna la danza, appuntamento ormai immancabile nel cartellone del Festival: in scena Carmen, nuova creazione coreografica di Mauro Bigonzetti su musiche originali del ballerino, coreografo  e musicista Octavio De La Roza, che omaggia una figura creata dai francesi ma diventata emblematica della Spagna. Sul palco lo stesso Octavio De La Roza nei panni di Don José, mentre il ruolo di Carmen sarà danzato da Camilla Colella. (Città di Castello, Teatro degli Illuminati, ore 21)

Nel concerto pomeridiano dello stesso giorno (Monte Santa Maria Tiberina, ore 18), si esibirà il duo di chitarre composto da Raffaele Putzolu e Victor Valisena, che si è particolarmente distinto nella scorsa edizione del Concorso “Alberto Burri”. In locandina le più fascinose musiche spagnole per questa formazione, Rodrigo, Granados, Albéniz, de Falla oltre a Piazzolla.

Chiude il programma di agosto il Cuarteto Casals, tra gli ospiti di maggior spicco del 55. Festival delle Nazioni. Il celebre ensemble, che si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale del mondo, è formato da Abel Tomàs e Vera Martinez Mehner ai violini, Jonathan Brown alla viola e Arnau Tomàs al violoncello. Nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello (ore 21) il Cuarteto Casals eseguirà pagine di Haydn, Šostakovič e Mendelssohn, oltre alla prima esecuzione italiana di un pezzo di Francisco Coll García.

Con il nuovo mese il cartellone guarda oltreoceano: il 1 settembre salirà sul palco Yilian Cañizares, la carismatica violinista cubana che spazia tra classica, jazz e tradizioni musicali delle Antille: presenterà un nuovo progetto nato dalla crisi pandemica che stiamo vivendo: lo Yilian Cañizares Resilience Trio che la vedrà impegnata accanto a Childo Tomas al basso elettrico e a Inor Sotolongo alle percussioni (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, ore 21).

A seguire, il 2 settembre (Montone, Chiesa di San Francesco, ore 21) ancora un concerto ispirato dall’America Latina: con Todo es amor la Tango Spleen Orquesta guidata da Mariano Speranza, propone un omaggio al tango e al suo più illustre rappresentante, Astor Piazzolla, passando dai classici del genere, Mariano Mores, Sebastian Piana, Osvaldo Pugliese a brani del repertorio folklorico sudamericano, a proprie composizioni.

La chiusura del Festival delle Nazioni 2022 il 3 settembre a Città di Castello (Chiesa di San Domenico, ore 21) sarà affidata all’Orchestra della Toscana, da diversi anni regolare e apprezzatissima presenza della manifestazione. Il programma sarà dedicato al maggior compositore spagnolo moderno, Manuel de Falla.

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(In alto, il Barcelona Flamenco Ballet, photocredit ©Belen Codina, sotto il Cuarteto Casals)    
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Per l’edizione 2021 ‘Omaggio alla. . .

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