Cremona anche quest’anno torna ad omaggiare uno dei suoi figli più illustri, il grande compositore
Claudio Monteverdi, nato nel
1567 all’ombra del Torrazzo e morto a Venezia nel
1643. Innovatore del linguaggio musicale, tra gli artefici della svolta barocca, il ‘
Divin Claudio’ e una pietra miliare nella storia della musica e una figura epocale per lo sviluppo del melodramma.
Dal 16 al 25 giugno 2023 lo celebra il
Monteverdi Festival, diretto da
Andrea Cigni: la rassegna quest’anno giunge alla
40a edizione e festeggia il prestigioso traguardo con un cartellone ricco di appuntamenti che richiamano un pubblico internazionale, tra
opera, concerti, proposte insolite e
contaminazioni nel segno della musica.
Opera Accanto al quarantennale, il
Monteverdi Festival 2023 ricorda i 380 anni dalla morte del compositore e dalla prima rappresentazione de
L’incoronazione di Poppea: ed è proprio con un nuovo allestimento di quest’opera che il festival inaugura, il
16 giugno (replica il 23) al
Teatro Ponchielli di
Cremona. I personaggi sanguigni e appassionati, la travolgente bellezza della musica, la trama avvincente, tra ambizioni sfrenate, delitti e una sensualità viva, indifferente ai dettami della morale, ne fanno un capolavoro d grande presa e fascino ancora oggi. La nuova produzione de
L’incoronazione di Poppea è firmata da
Pier Luigi Pizzi, mentre la direzione musicale è affidata al M°
Antonio Greco, sul podio dell’
Orchestra Monteverdi Festival –
Cremona Antiqua. Precede le rappresentazioni, domenica 11 giugno in matinée nel Ridotto del teatro, il consueto appuntamento
L’Opera si Rivela, guida all’ascolto curata da regista e direttore.
Concerti Accanto all’opera, il Monteverdi Festival presenta un florilegio di
concerti interpretati da
solisti, ensemble di fama internazionale e
giovani promesse della musica barocca; al centro dei programmi, i lavori sacri e profani del ‘
Divin Claudio’, accostati a quelli di altri compositori del tardo barocco. Domenica
18 giugno presso la
Chiesa di S. Agostino,
Come veggiamo usarsi ne’ madrigali moderni: l’ensemble
Concerto Italiano diretto da
Rinaldo Alessandrini offre uno sguardo sulla produzione madrigalistica monteverdiana e sulla sua evoluzione, dal Primo all’Ottavo Libro; giovedì
22 giugno,
La Fonte Musica diretta da
Michele Pasotti mette in scena una suggestiva ricostruzione della prima esecuzione del
Combattimento di Tancredi e Clorinda, preceduto da
Madrigali ‘senza gesto‘. Una sera di Carnevale del
1626, nella casa di
Girolamo Mocenigo a
Venezia, fu rappresentato “alla presenza di tutta la Nobiltà – ci dice Monteverdi stesso – la quale restò mossa dal affetto di compassione in maniera, che quasi fu per gettar lacrime: & ne diede applauso per essere statto canto di genere non più visto ne udito.”
La Sera del Combattimento vuole rinnovare la meraviglia e la commozione che questa straordinaria composizione, suscitò una sera di quattrocento anni fa. Sabato
24 giugno al
Teatro Ponchielli, sarà la volta di una novità prodotta dal Monteverdi Festival, il monologo lirico
La musica e le ragioni dell’anima: protagonista il controtenore inglese
Kieran White con
l’Ensemble OrQuesta diretto da
Marcio da Silva; scene, costumi e luci sono di
Francesco Vitali, le videoproiezioni di
Giardino22 Artlab Milano. Un cerchio luminoso racchiude l’azione scenica incentrata sulle dodici fasi della vita, ognuna rappresentata da un diverso “affetto” musicale – Giocosità, Gioia, Lussuria, Amore, Coraggio, Disillusione, Dipendenza, Paura, Rabbia, Disperazione, Tristezza e Isolamento – ciascuno espresso e “raccontato” attraverso le musiche di
Monteverdi, Francesco Cavalli e
Giacomo Carissimi. Domenica
25 giugno si torna alla
Chiesa di Sant’Agostino per l’appuntamento concertistico conclusivo, che vede sul podio uno dei più autorevoli interpreti della musica barocca, Sir
John Eliot Gardiner, alla testa delle sue straordinarie compagini, il
Monteverdi Choir e gli
English Baroque Soloists. Sui leggii le ultime grandi composizioni sacre di
Monteverdi, la
Selva morale e spirituale (1640-41) e la
Messa e Salmi, pubblicata postuma nel 1650.
Altri appuntamenti La dinamica programmazione del
Monteverdi Festival è completata da una serie di concerti e appuntamenti dedicati e correlati a Monteverdi e al suo tempo, in un’ottica di contaminazione e trasversalità:
Dopo il successo degli anni scorsi, torna il cartellone collaterale
#monteverdincursioni (
17 -25 giugno), momenti performativi in diversi luoghi storici, religiosi e civili di Cremona:
sette preziosi
appuntamenti musicali con formazioni strumentali e vocali specializzate nel repertorio antico, in compagnia delle musiche di Claudio Monteverdi e di altri autori a lui collegati per generi, periodo e esperienze musicali affini.
Merula,
Caccini,
Landi,
Palestrina,
Desprez,
Frescobaldi,
Cesti,
Falconieri,
Steffani e
Lasso sono solo alcuni dei tanti illustri compositori le cui note faranno risuonare le chiese e i palazzi di Cremona.
Immancabile poi la
#monteverdinight (
17 e 24 giugno) quest’anno con
Arnalta Cafè, spettacolo brillante e inedito che fonde repertorio barocco e cafè chantant, portando alla ribalta le figure delle tante nutrici che circolano nelle opere del ‘600 (è uno dei personaggi principali dell’Incoronazione di Poppea a dare il titolo alla performance): una serata divertente e insolita con l’istrionico tenore
Luca Cervoni e il
Concerto Romano diretto da
Alessandro Quarta, accompagnato dall’interessante proposta di assaporare piatti ispirati alla cucina cinquecentesca nella suggestiva cornice dello storico
Ristorante Aquila Nera in Palazzo Trecchi la cui fondazione risale al 1496.
E ritorna anche l’evento
#monteverdiclandestino (
17 e 24 giugno), un’incursione nel Rinascimento con le trascinanti danze popolari della compagnia
Il Lauro, che trasformeranno
Piazza Marconi e Piazza Roma in una corte cinquecentesca.
Non mancano poi i concerti (ad ingresso riservato) di
#monteverdidappertutto, con i
Solisti dell’Orchestra Monteverdi Festival – Cremona Antiqua, che diffondono la musica del
Divin Claudio in contesti insoliti, per il massimo coinvolgimento della comunità entro la quale il Monteverdi Festival nasce e si svolge: in questa edizione la
Casa Circondariale di Cremona, l
’Azienda Speciale Comunale – Cremona Solidale e l’azienda
Sperlari – Cremona.
Infine, per le
Residenze formative Cremona Barocca, la
Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona in collaborazione con il
Centro di Musica Antica Fondazione Ghislieri organizza una residenza di musica antica per ensemble. Il
workshop di perfezionamento (12 – 18 giugno), condotto da
Antonio Greco,
Mauro Borgioni e
Mauro Pinciaroli, è rivolto a giovani formazioni strumentali e vocali, oppure solo vocali, ed è finalizzato all’approfondimento del ‘500 e ‘600 italiano con particolare riferimento alla figura di Claudio Monteverdi, secondo una prassi esecutiva storicamente informata. Il workshop si concluderà il
18 giugno con una maratona di quattro
concerti presso la Chiesa di S. Omobono.
La partecipazione al seminario è gratuita, scadenza domande di partecipazione il 3 aprile 2023 (info monteverdifestivalcremona.it/residenza).