Si svolgerà dal 7 maggio all’11 giugno 2022 il 31° Festival Milano Musica – Percorsi di musica d’oggi. Da quest’anno la manifestazione si colloca stabilmente in primavera e non più in autunno, un cambiamento che già da questa edizione ha permesso di collaborare con due tra i principali festival internazionali, Acht Brücken-Musik di Colonia e ManiFeste di Parigi. Si rinnova anche il logo di Milano Musica, tratto da un disegno che György Kurtág ha donato al festival. Sono più di 20 gli appuntamenti in cartellone per il 31° Festival Milano Musica, tra concerti sinfonici e da camera, musica elettronica e video, teatro musicale, performance dedicate ai bambini, con 10 prime esecuzioni assolute e 16 prime in Italia, incluse 3 commissioni e 6 co-commissioni internazionali. Tra gli autori Thomas Adès, Carmine Emanuele Cella, Stefano Gervasoni, Sofija Gubajdulina, Yair Klartag, Helmut Lachenmann, Alvin Lucier, Michelangelo Lupone, Witold Lutosławski, Sarah Nemtsov, Sergej Newski, Arvo Pärt, Filippo Perocco, Stefano Pierini, Alberto Posadas, Rebecca Saunders, Salvatore Sciarrino, Martin Smolka, Lisa Streich, Fabio Vacchi, Anna Zaradny. Numerosi e diversificati i luoghi del Festival, dal Teatro alla Scala al Conservatorio al Pirelli HangarBicocca, da Palazzo Reale alla Fabbrica del Vapore, dal Teatro Elfo Puccini a spazi non convenzionali, per esperienze di ascolto particolari in cui ogni programma si svolge nella cornice dello spazio più consono. Con il titolo Suoni d’ombra Orfeo, Euridice, Hermes, l’edizione 2022 di Milano Musica riunisce compositori e compositrici di diverse generazioni, attivi e riconosciuti a livello internazionale. Il titolo scelto si ispira a due versioni del mito di Orfeo, entrambe in programma: l’opera So you… (Hermes, Orpheus, Eurydice) di Alvin Lucier, grande sperimentatore di suoni recentemente scomparso, e il teatro musicale di Eurydice di Dmitri Kourliandski. “Perché la musica – come sottolineato nella presentazione di Milano Musica 2022 – anche quella del nostro presente, pur nella varietà delle sue espressioni, ritorna incessantemente a questo mito, che è dialogo con le ombre e sogno di salvezza. Le diverse voci degli artisti del festival sollecitano le possibili prospettive individuali e collettive di percezione e interpretazione del presente.” Sono tre i percorsi da seguire all’interno del programma: • La voce e l’ombra è un’esplorazione della vocalità contemporanea, da Sciarrino a Gervasoni e a Kourliandski. • L’ombra dei suoni propone indagini sulla percezione del suono, anche attraverso percorsi installativi, a partire dalla giornata interamente dedicata ad Alvin Lucier, e mette a confronto radicali ricerche sul suono acustico e su quello elettronico, da Bernard Parmegiani a Filippo Perocco, Martin Smolka e Anna Zaradny. • In dialogo estende la dimensione di Dialog: Ich und Du di Sofija Gubajdulina, in prima italiana, con Vadim Repin al violino, a un confronto tra compositori di diverse generazioni, da Helmut Lachenmann a Thomas Adès e Rebecca Saunders fino ai più giovani, e già affermati in Europa, Sarah Nemtsov, Lisa Streich e Yair Klartag, per la prima volta presenti al Festival. In apertura, con prime esecuzioni assolute e italiane, tra cui lavori di Salvatore Sciarrino e Alvin Lucier, Milano Musica si unisce ai festeggiamenti per i vent’anni di mdi ensemble, a lungo artist in residence al Festival e riconosciuto anche recentemente dal Premio Abbiati. * I concerti in dettaglio La giornata di apertura del festival, il 7 maggio alla Fabbrica del Vapore, è dedicata a compositore statunitense Alvin Lucier, scomparso novantenne nel 2021. Sperimentatore poetico e audace, Lucier ha contribuito a trasformare l’idea stessa di musica, reimmaginandola come esplorazione della natura acustica del suono e dello spazio. Gli appuntamenti pomeridiani sono dedicati a lavori cameristici, mentre nel concerto serale viene presentata, in prima italiana, So you…(Hermes, Orpheus, Eurydice), una sorprendente mini opera senza azione ispirata al mito di Orfeo, per voce, clarinetto, violoncello, oggetti risonanti ed elettronica con il soprano Livia Rado e mdi ensemble. Sempre alla Fabbrica del Vapore il giorno successivo, 8 maggio, il Festival prosegue con la prima esecuzione assoluta di Una lettera e sei canti per voce e sei musici di Salvatore Sciarrino affidata ai medesimi artisti. Una co-commissione di Milano Musica, Montréal/Nouvelles Musiques e Acht Brücken | Musik für Köln. In programma anche la prima assoluta di Invenzioni (Solo V) per pianoforte acustico e suo doppio sintetico dì Stefano Pierini, commissione di Milano Musica, e la prima italiana di Francesca per ensemble di Lisa Streich. Il concerto è preceduto, alle ore 18, da un incontro con Salvatore Sciarrino su Vanitas, natura morta in un atto per voce, violoncello e pianoforte, realizzato nell’ambito delle attività di m2c Istituto di Musica Moderna e contemporanea del Conservatorio di Milano. Nelle due mattinate del weekend, Milano Musica si rivolge anche al pubblico più giovane con i Cicloconcerti per macchine sonore, in collaborazione con Teatro Pane e Mate e mdi ensemble, dedicati a piccoli gruppi di bambini a partire dai tre anni. Attesa la prima esecuzione in Italia del Trio per archi n. 2 di Helmut Lachenmann, mercoledì 11 maggio all’Auditorium San Fedele, protagonista il celebre Ensemble Recherche. Il nuovo brano per trio d’archi del grande compositore tedesco è frutto di una co-commissione internazionale tra Milano Musica, Ensemble Recherche, Westdeutscher Rundfunk, Lucerne Festival, Françoise e Jean-Philippe Billarant (IRCAM Paris), Festival Wien Modern e con il sostegno di Ernst von Siemens Musikstiftung. Presenti altre tre prime esecuzioni italiane: Pros mathematikous per clarinetto, flauto, violino, viola e violoncello, A Villa in the Jungle per pianoforte, flauto, clarinetto basso, violino, violoncello di Yair Klartag e Orpheus Falling per ensemble di Sarah Nemtsov. Infine, in prima assoluta, Ensembletrilogie II: Cloud di Sergej Newski. Venerdì 13 maggio e domenica 15 maggio all’Auditorium di Milano, Milano Musica si unisce alla stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi con due concerti in coproduzione dedicati a Lutosławski e Bartók, sotto la direzione di Stanislav Kochanovsky e con la partecipazione del soprano Łucja Szablewska. In programma Musique funèbre (Muzyka zalobna) per orchestra d’archi e Chantefleurs et Chantefables per soprano e orchestra di Witold Lutosławski, accanto al noto Divertimento BB118 per orchestra d’archi di Béla Bartók. Al Teatro alla Scala, lunedì 16 maggio, il violinista Vadim Repin con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai guidata da Pedro Amaral, presenta in prima esecuzione in Italia Dialog: Ich und Du di Sofija Gubajdulina e La Sindone di Arvo Pärt, entrambi dedicati allo stesso Repin, il quale, generosamente e come già Maurizio Pollini nel 2021, ha deciso di donare il proprio concerto all’Associazione per la commissione di nuove opere. Tale gesto onora Milano Musica e testimonia il riconoscimento da parte degli artisti dell’importanza del rinnovamento del repertorio. In programma anche l’ultimo lavoro sinfonico di Dmitrij Šostakóvič, la Sinfonia n. 15 in la maggiore op. 141. Il concerto è preceduto da una conversazione con Franco Pulcini alle ore 19 nel ridotto dei palchi “Arturo Toscanini”. Dopo la prima assoluta del balletto Madina al Teatro alla Scala nell’autunno 2021, il Festival programma, venerdì 20 maggio al Conservatorio di Milano, la prima esecuzione della Sonata n. 2 per pianoforte di Fabio Vacchi, commissionata dalla Fondazione Umberto Micheli, nell’interpretazione di Andrea Lucchesini. Il programma del recital pianistico prevede anche Six Encores per pianoforte di Luciano Berio, del quale Lucchesini è interprete di riferimento, Sonata per pianoforte BB88 di Béla Bartók e Davidsbündlertänze op. 6, diciotto pezzi caratteristici per pianoforte di Robert Schumann. Il concerto è preceduto alle ore 18 da un incontro in collaborazione con Piano City Milano: una Piano Lesson dedicata a L’interprete e il compositore, con Andrea Lucchesini e Fabio Vacchi in conversazione con Oreste Bossini. Domenica 22 maggio in Santeria Toscana 31 protagonisti due solisti de Les Percussions de Strasbourg con un originale progetto di scambio interculturale con il Mozambico che prosegue le attività di Milano Musica in collaborazione con Music Fund iniziate nel 2011. In programma due prime esecuzioni assolute: Kobi per mbira aumentata e lastre di metallo di Carmine Emanuele Cella e À Corps Perdu per gran cassa aumentata e percussioni in metallo di Michelangelo Lupone. Dopo il debutto al Festival Acht Brücken di Colonia, Milano Musica presenta in prima italiana il 24 maggio in Pirelli HangarBicocca, il nuovo progetto per voce, contrabbasso ed elettronica di Florentin Ginot e Juliet Fraser, We are all lichens. In programma All is Ceiled di Martin Smolka e Euphorias of Furies di Anna Zaradny. ProduzioneHowNow, a cura di Juliet Fraser e Florentin Ginot in coproduzione con Acht Brücken | Musik für Köln, GMEA – Centre National de Création Musicale, con il sostegno di Ernst von Siemens Musikstiftung e diSACEM. Venerdì 27 maggio e sabato 28, due lavori di musica elettronica di Bernard Parmegiani, Pour en finir avec le pouvoir d’Orphée II e Au gré du souffle le son s’envole, in dialogo con i realtime visuals di Andrew Quinn, nella Sala Immersiva di MEET Digital Culture Center, con cui il Festival rafforza la collaborazione inaugurata lo scorso anno. Il celebre Quatuor Diotima debutta al Teatro alla Scala lunedì 30 maggio presentando con il clarinettista Mark Simpson la prima italiana di Alchymia di Thomas Adès, a preludio dell’allestimento scaligero dell’opera The Tempest in scena a novembre 2022. In programma anche la prima italiana di Rebecca Saunders, Unbreathed per quartetto d’archi. Due autori di oggi in dialogo con l’ultimo Quartetto per archi n. 16 op. 135 di Ludwig van Beethoven. Introduce il concerto, alle ore 19, una conversazione con Gianluigi Mattietti. Torna in Italia T&M per Eurydice, Une expérience du noir, opera per voce ed elettronica scritta da Dmitri Kourliandski nel 2020 su una lirica di Nastya Rodionova, in scena al Teatro Elfo Puccini martedì 31 maggio. Il soprano Jeanne Crousaud è interprete di una moderna Euridice, una donna sola, perduta nel tempo e nei labirinti di una città che le è estranea. Orfeo è un ruolo danzante che Antoine Gindt, regista dell’opera, ha voluto affidare a Dominique Mercy, storico collaboratore di Pina Bausch. Mercoledì 1° giugno nella Sala delle Otto colonne di Palazzo Reale protagonista il contrabbasso di Dario Calderone che si trasforma “in una scatola magica, di colori certamente, ma anche di polifonie”. Due i lavori in programma: Simas in prima esecuzione assoluta di Alberto Posadas e Voyage That Never Ends di Stefano Scodanibbio. Il nuovo brano di Posadas è frutto di una co-commissione internazionale tra Milano Musica, De Link-Nieuwe Muziek Tilburg e November Music. Dopo il successo del 2021, torna in Italia, martedì 7 giugno all’Auditorium San Fedele, l’Ensemble Interface di Francoforte con un concerto monografico interamente dedicato al compositore Filippo Perocco, incentrato sulla prima esecuzione assoluta di Filigrana per ensemble, commissione di Milano Musica. Alla Fabbrica del Vapore il 9 giugno Il teatro dell’ironia: La donna seduta di Copi. Cinque soliloqui, in prima assoluta. Si conclude così la nuova edizione di Teatro della Voce, workshop a cura di Laura Catrani e Gabriele Manca, con la partecipazione del Quartetto Azione Improvvisa. Progetto del Conservatorio G. Verdi di Milano con la collaborazione di Milano Musica. La prima esecuzione assoluta di De Tinieblas, il nuovo lavoro per coro misto ed elettronica di Stefano Gervasoni commissione IRCAM-Centre Pompidou con il sostegno del Ministère de la Culture, accostato ai Tenebrae responsoria di Tomás Luis de Victoria, chiude il Festival sabato 11 giugno nella Chiesa di San Marco. Con l’SWR Vokalensemble diretto da Yuval Weinberg e l’elettronica IRCAM, in attesa della successiva prima parigina al Festival Manifeste. Il progetto inaugura la collaborazione con l’Accademia di Musica Antica di Milano AMAMI. * (In alto, Alvin Lucier durante una prova del suo pezzo Music for Solo Performer (1965) a L’Aia nel 2010, in basso, mdi ensemble foto ©Davide Santi)